Da alcuni anni nella parrocchia di Marcellise è presente un numeroso gruppo di giovani famiglie che si incontrano periodicamente per sviluppare iniziative concrete di impegno personale e sociale, con l’accompagnamento costante del parroco e di una coppia di formatori laici con una lunga esperienza missionaria, per un adeguato approfondimento spirituale rivolto ai valori evangelici sui quali si fonda la dottrina sociale della chiesa.
Con formale contratto di comodato d’uso gratuito, l’Istituto Don Calabria ha messo a disposizione della Parrocchia di Marcellise una vecchia casa, disposta su due piani, con annesso un terreno scosceso in parte a prato in parte boschivo, situata nei pressi della chiesa parrocchiale.
Nel corso di alcuni decenni la casa è stata utilizzata sia come residenza privata che come sede di una piccola comunità religiosa, per rimanere, infine, per lungo tempo chiusa e inutilizzata, così da provocarne un progressivo deterioramento.
Con il pieno coinvolgimento dell’intera comunità parrocchiale di Marcellise e delle altre comunità che compongono l’Unità pastorale di SMBA, il gruppo famiglie, ha dato la propria disponibilità a seguire le attività che attraverso l’utilizzo di questa casa possono essere promosse a favore di persone e famiglie in condizione di bisogno nell’ambito dell’accoglienza.
In particolare una famiglia, composta da una coppia con due figli, ha assunto il compito della gestione residenziale, non appena potranno essere realizzati gli interventi più urgenti per rendere abitabile la struttura almeno negli spazi e nei servizi essenziali.

Progetto “Casa famiglie accoglienti”
- Il progetto “Casa Famiglie Accoglienti” si impegna a promuovere i valori della famiglia e dell’accoglienza, tramite una rete con i potatori di interesse delle realtà territoriali pubbliche e private (es. Servizi Sociali, Caritas) che si occupano di accompagnamento, sostegno e reinserimento sociale.
- La “Casa famiglie accoglienti” nasce, da un contesto di carattere ecclesiale e sociale legato alla valorizzazione dell’esperienza famigliare e vuole essere un luogo di aggregazione e di accoglienza sia per le famiglie della parrocchia di Marcellise e dell’UP, che per famiglie e singole persone in grave stato di necessità alloggiativa, provenienti anche da altri contesti territoriali.
La sfida è di considerare la famiglia come “agente sociale” in grado di essere motore di azioni sociali. E poi, come gruppo famiglie all’interno della parrocchia non vogliamo solo farci promotori di attività per le famiglie ma vogliamo usare l’energia di condivisione e accoglienza che abbiamo innata nel contesto famigliare, come volano per promuovere la Pastorale dell’Accoglienza. In questi anni abbiamo capito che la pastorale degli “ultimi” deve essere centrale nella vita di una comunità cristiana e non può limitarsi all’attività degli “addetti ai lavori”. Mettere al centro l’accoglienza, come famiglie per noi significa recuperare l’essenza del nostro essere cristiani.
Come già accennato sopra, la gestione ordinaria della casa è affidata ad una giovane famiglia residente, affiancata da altre famiglie (gruppo di gestione) che, sulla base di un dettagliato programma organizzativo, seguono l’accoglienza residenziale temporanea di famiglie/persone in urgente condizione di bisogno, garantiscono la presenza ed i servizi soprattutto per l’organizzazione della quotidianità: preparazione e condivisione dei pasti, pulizia degli ambienti, approvvigionamento di generi alimentari, di prodotti di consumo per la casa e per l’igiene della persona.
La Casa vuole essere punto di incontro per gruppi e associazioni che condividono lo spirito di accoglienza e di fraternità promosso dalla comunità delle famiglie accoglienti.

Uso degli spazi
La Parte abitativa della Casa, pur essendo di ampie dimensioni, ha necessitato di un corposo intervento di ristrutturazione (in via di completamento) al fine di garantire,al piano superiore, un adeguato spazio a disposizione della famiglia residente che possa prevedere almeno due camere da letto (una per i coniugi e l’altra per i figli), una piccola sala con locale ad uso cucina ed un bagno. I locali rimanenti verrebbero utilizzati per l’accoglienza, ricavandone due ampie camere da letto al piano superiore e, al piano inferiore, una sala da pranzo, una sala di incontri, cucina, due bagni, dispensa e ripostiglio.
Adiacente alla Casa si trova un porticato che dovrà essere ristrutturato in modo funzionale allo sviluppo delle attività di accoglienza promosse nell’ambito della Casa.
L’ampia area verde di pertinenza della Casa potrebbe essere in parte coltivata per la produzione di ortaggi (per la Casa e per le famiglie ad essa associate), piante officinali, ecc. e per l’allevamento di animali da cortile, anche in funzione di un eventuale loro utilizzo a scopo didattico, comprendendo la parte boschiva in cui si può ricavare uno specifico percorso sulle biodiversità.
Sostenibilità
La Casa famiglie accoglienti è un servizio promosso dalla Parrocchia di Marcellise, la quale si affida in particolare al gruppo di giovani famiglie costituito da alcuni anni in ambito parrocchiale, per la conduzione e la gestione ordinaria dell’intera struttura che presenta costi rilevanti per la messa in funzione delle attività di accoglienza (ristrutturazione della casa, rifacimento degli intonaci almeno di alcune pareti e revisione della parte impiantistica, elettrica, idraulica, sanitaria, riscaldamento). Per coprire i costi derivanti dagli interventi di ristrutturazione e di adeguamento degli impianti si dovrà fare ricorso in particolare a donatori istituzionali, enti pubblici e privati (Fondazioni bancarie, ecc.).
Una volta avviata la presenza residenziale, devono essere sostenuti i costi per le utenze di elettricità, gas e acqua che comprendono sia la famiglia residente che le diverse attività di accoglienza. Inoltre devono essere assicurate le provviste di generi alimentari e dei prodotti e materiali di consumo per la casa e per le persone ospitate. Alla copertura di questi oneri dovranno contribuire in quote e modalità da stabilire, le famiglie che aderiscono all’iniziativa e l’intera comunità parrocchiale e dell’UP.
Appropriate campagne di raccolta fondi sono e dovranno essere elaborate e attuate con la partecipazione convinta di tutti coloro che intendono essere protagonisti di questo… “progetto permanente di accoglienza temporanea”.
«Perché ho avuto fame e
mi avete dato da mangiare;
ho avuto sete e
mi avete dato da bere;
ero forestiero e mi avete
ospitato,
nudo e mi avete vestito
malato e in carcere e
mi avete visitato»

